Sono Chiara Gandolfi, verbal designer. Progetto l’identità dei brand dal punto di vista del linguaggio: nome, payoff, voce e tono di voce.
Incoraggio le aziende a essere eccezionali e a dimostrarlo. A riconoscere la propria diversità, valorizzarla, esprimerla con forza e farla diventare il motivo potente per cui le persone le scelgono, i competitor le stimano (o non le sopportano), i clienti tornano e comprano ancora.
So leggere dietro e dentro quello che mi dicono. Do senso ai pensieri e parole ai segreti che le persone custodiscono o che non sanno di custodire. Entro, mi sporco, tiro fuori, unisco, do forma. Quando finisco sono più scoperta anche io.
Da ovunque la guardi, la mia è una storia di rigore e creatività.



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Raccontarsi online oggi
Raccontarsi online è un gesto di orientamento, un modo per scegliere che tipo di relazione vogliamo costruire con chi ci legge. In questo articolo parlo di identità narrativa, imperfezione, strategie di presenza e parole che restano.

Nome e payoff: i primi indizi della voce di brand
Nel branding narrativo, nome e payoff sono il primo atto linguistico che serve, certamente a distinguere, ma soprattutto a orientare. Suggeriscono fin da subito che tipo di relazione intendi costruire.

3 cose sulla voce del brand
La voce di un brand non può essere ignorata: è ovunque. Non basta dichiarare valori generici, serve esprimere una personalità viva, attraverso azioni concrete e forse idee divisive.