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Atypique Design Studio

Quando qualcuno decide di lavorare con me, spesso conosce già un po’ del mio lavoro attraverso il portfolio, il sito, la newsletter, i social. Poi c’è una prima call conoscitiva e una proposta di lavoro che lascia trasparire molto di quello che ci sarà dopo e di come potrebbe essere lavorare insieme. Quando qualcuno mi sceglie, io sono felice, perché vuol dire che ci incontriamo in un punto che ci permette di trarre il massimo dalla relazione. Ma quando qualcuno mi ri-sceglie sono ancora più felice, perché vuol dire che è stata un’esperienza talmente soddisfacente da volerla rifare da capo. È andata così con Grazia e con la revisione dei testi del suo sito.

Grazia Caruso si occupa di interior design e dice di lei:

Professionalmente, nasco come giornalista freelance di CasaFacile; scrivo per la rivista di interni dal 2012 e nel 2014 divento interior stylist, ovvero progetto case: negli anni, i lettori iniziano a riconoscermi anche per il mio modo di scrivere, per il mio timbro. Scrivere è l’altro mio mestiere. Quindi, non avrei affidato a chiunque l’arduo compito di comporre i testi del sito, quando nel 2021 il mio vecchio studio di progettazione online, Vesper Design, si trasforma in Atypique Design Studio. Chiara è stata il primo e l’unico pensiero quando ho pensato di delegarne la scrittura: lei lo avrebbe fatto per me, ed ero sicura, meglio di me. Non credo che avrei preso questa scelta se non l’avessi conosciuta.

Grazia Caruso, interior stylist

Io e Grazia ci incontriamo la prima volta nel 2020: entro nel suo mondo e mi perdo tra i suoi originalissimi lavori. Ho un debole per l’interior, dico sempre che se non facessi questo mestiere farei la decoratrice d’interni, e poi leggo CasaFacile, per cui avevo già avuto modo di vederla all’opera. Di lei mi conquista l’uso del colore e il coraggio di osare.

I testi che scrivo al tempo hanno l’obiettivo di presentare Atypique come una realtà creativa e competente che si occupa di progetti di design in tutta la penisola. Le cose cambiano nell’organizzazione di Atypique e Grazia evolve. Dopo tre anni sente l’esigenza di rimettere mano ai testi perché nel frattempo le idee sono più chiare, i clienti che arrivano le fanno capire su cosa le interessa lavorare di più, vuole aggiungere e togliere, sistemare i servizi, chiarire nuovi orizzonti. Le propongo una revisione dei testi.

Cos’è la revisione testi

A differenza della correzione bozze che rivede refusi, ortografia e grammatica, la revisione interviene più a monte partendo dall’analisi del business nella sua configurazione attuale, dal chiarimento degli obiettivi del sito, dai punti di forza, dal core business.

Per lavorare alla revisione dei testi di Grazia sono partita da una mappa di parole che ho tirato fuori dalle sue risposte al questionario (ebbene sì, ha dovuto fare un’altra volta Marino, ma in versione ridotta stavolta). Bisognava che rispondesse a queste domande: di cosa hanno bisogno i tuoi clienti oggi? Come puoi darglielo? Come i tuoi servizi sono la risposta alle loro necessità? La personalità di Atypique è stabile? Come possiamo tirarla fuori a parole? Naturalmente queste riflessioni portano a rivedere la struttura dei singoli testi, a riorganizzare le informazioni.

Prima si potenzia il macro poi le singole parti. La revisione elimina costruzioni complesse, ripetizioni e tecnicismi (in questo caso non c’erano perché mi ero occupata io della prima stesura), mette in rilievo ciò che è più importante e porta in secondo piano ciò che è secondario, aggiunge ciò che è necessario, in sostanza dona una coerenza testuale e strategica.

Asseconda il ritmo con un uso preciso della punteggiatura, inserisce ganci creativi nei punti giusti, utilizza sintesi e chiarezza dove c’è bisogno, ricrea il tono di voce con parole pronte a rimanere nel cuore e nella mente.

La revisione dei testi del sito di Atypique Design Studio

A livello di voce e tono di voce non era cambiato nulla, quello che cambiava erano le informazioni (tra le novità per esempio la possibilità di sopralluoghi per i cantieri e i lavori di una certa grandezza) e il viaggio del cliente all’interno del sito. È stato necessario ristrutturare alcuni momenti clou, intervenire sull’architettura dei contenuti, soprattutto della homepage, mettere in evidenza alcune cta call to action e messaggi che Grazia voleva sottolineare (come il fatto che fosse uno studio online). Il bello di avere un sito e seguirlo nel suo vivere, è proprio quello che, con il tempo, mano a mano che le persone arrivano, si può aggiustare in base ai feedback delle persone, alle domande che ci fanno, a cosa gli interessa sapere e non trovano. Puoi leggere tutti i testi sul sito di Atypique Design Studio.

Ho seguito Chiara per tantissimi anni sui social, i suoi post e le sue riflessioni mai banali, mai intrisi di retorica; una voce fuori dal coro che mi ha incantato per la sua musicalità e la capacità di infilare le parole giuste, belle e perfette, come perle in una collana. Chiara mi ha ‘costretto’ a fare ordine nei pensieri con il questionario Marino, a leggermi dentro, a sviscerare i servizi proposti in Atypique. È stato un lavoro lungo, quello con Marino, che lei ha poi preso in mano, districato, riordinato, cesellato, plasmandolo con le sue parole piene d’anima. Che rispecchiano le mie e anche i miei interni, il mio modo di progettare e di stare al mondo.
Chiara è ritornata e l’ho voluta con me anche nel 2023, quando ho programmato l’update del sito: Atypique nel frattempo era cresciuto, era mutato nelle collaborazioni, si erano affinati e modificati alcuni servizi, si avvertiva insomma la necessità di un cambiamento che andasse nella direzione di un target preciso e di un servizio e di una presenza online più forti, più alti e più importanti.
Chiara, ancora una volta, è stata la mia voce e la voce atipica di… Atypique. Ha lavorato sui suoi stessi testi, rinnovandoli e irrorandoli di nuova linfa vitale.
Alcuni clienti, ancora oggi, dicono di scegliere Atypique anche per la frase che si trova in apertura: “Niente mobili abbinati né trittici, niente faretti incassati né pareti attrezzate. Nemmeno ambienti ingessati, stili preconfezionati, materiali finti o che imitano”. Ogni volta sorrido, perché è lei che ha trovato le parole giuste sin da subito, sin dalla prima battuta, facendo in modo che le mie vere idiosincrasie non arrivassero con antipatia, ma come una divertente e precisa dichiarazione di stile che acchiappa il potenziale cliente e lo spinge a immergersi in profondità, nel mio mondo.
Ho scelto Chiara la prima e la seconda volta, e la sceglierei ancora e ancora, per altre infinite volte. Quindi sì, la consiglierei a chiunque voglia affrontare il proprio percorso con un progetto serio e una voce che si allinea alle corde di quella visione.

Grazia Caruso, founder Atypique Design Studio