Mestieri in corso naming rebranding

Mestieri in corso

Ha passato molti pomeriggi della sua gioventù a guardare un maniscalco ferrare i cavalli. Si metteva sulla porta e guardava. Il fuoco, gli odori, l’uomo che gli sembrava un super uomo nel suo antro: Carlo mi dice che forse è lì che è nata l’idea di lavorare da solo in officina.

Convinto che la frequentazione della bellezza alleni il gusto, se ne circonda. Diventa antiquario e restauratore perché le cose belle vuole poterle avere sempre tra le mani.

Scopre di essere molto bravo non solo nel lavoro in solitaria ma anche nel ruolo di maestro: Carlo è un vero maestro, di quelli che sanno accompagnare lungo un percorso di formazione offrendo più punti di vista, insegnando a porsi tante domande. Dietro la sua barba bianca e i suoi occhi curiosi ci sono Kg di empatia, di rispetto verso i suoi allievi, la certezza che si possa sempre imparare a fare.

Arte del restauro

Arte del restauro inizia a prendere forma: prima il lavoro in laboratorio, poi un blog dove parla di restauro e antiquariato dove trova la spinta per creare percorsi di formazione online. Fonda anche una casa editrice con cui pubblica manuali e corsi in formato DVD. Partono anche i corsi di restauro dal vivo e Carlo non è più il solo insegnante, crea una rete di artigiani che tengono corsi su temi legati al mondo del mobile, dell’arredamento e della decorazione.

Nascono 2 progetti collaterali: DonnaCreativa specializzato in decorazione del mobile, tappezzeria e ceramica e RetrofficinaMilano legato al mondo dell’arredo di gusto industriale e la vendita di complementi d’arredo di design e vintage con cui promuove corsi legati alla decorazione di patine materiche, ossidazioni e falegnameria facile e creativa.

Perché Arte del restauro ha bisogno di un nuovo nome

Arte del restauro evolve, diventa molte cose con più sfaccettature e il restauro non è più il cuore dell’attività. La parola restauro è percepita come antica e superata soprattutto perché nella realtà l’offerta è legata ai trend di decorazione e di arredamento.

Non solo. Arte del restauro si è sempre appoggiata sulla figura di Carlo, maestro serio e preparato e sulla sua specialità, appunto, il restauro. Ma il progetto è sempre più corale. Non è solo un’occasione di alta formazione per futuri professionisti nell’artigianato tradizionale e artistico ma anche un’opportunità di svago per chi inizia ed è curioso.

Il laboratorio e i corsi online non riguardano più solo il restauro del mobile ma sono diventati un luogo dove convergono tante competenze e tante idee anche molto innovative sulla decorazione e l’arredamento. Una formazione seria ma non seriosa dove c’è bisogno che venga fuori l’approccio accogliente di Carlo e del team di insegnanti.

Nasce così l’esigenza di comunicare una personalità meno formale e seriosa.

Il nuovo progetto e il naming per corsi di artigianato

Il cuore del nuovo progetto sono i corsi dal vivo e online di artigianato artistico dove si impara a fare cose con le mani, divertendosi. L’approccio è semplice: non serve avere il banco da falegname per fare un mobile. C’è la necessità di comunicare un posto dove si semina e si coltiva con leggerezza e divertimento.

Mestieri in corso

Quando presento le proposte al cliente, a volte mi lascio un po’ di spazio per non rispettare il brief e proporre qualcosa di diverso rispetto a quello che mi è stato chiesto. Diventa un nome bonus, una proposta in più oltre alle 5 canoniche che esprime quello che ho scoperto anche se non mi è stato detto espressamente e serve a far intravedere una strada inesplorata. Ti sorprenderà sapere che spesso sono i bonus che vengono scelti, come in questo caso.

Il concetto da cui sono partita per il bonus è il “movimento”. Riassumendo le intenzioni del nuovo progetto ho notato che c’era una sorta di non tempo nelle conoscenze del passato che si proiettano in un fare futuro e che Carlo con i suoi corsi ne era lo strumento mobile che li collegava. Le intenzioni su cui mi sono concentrata sono:

  • divulgare le attività artigianali e le conoscenze non più trasmissibili attraverso i canali tradizionali per diventare un ponte tra le generazioni;
  • promuovere la formazione continua credendo che l’esperienza e l’apprendimento valgano molto di più delle cose in sé. Un oggetto che si compra spesso si dimentica, un’esperienza rimane per tutta la vita. Se l’allievo impara a costruire qualcosa la saprà fare per sempre;
  • stimolare il potenziale inespresso di creatività e mettere a disposizione strumenti e tecniche antiche e moderne per poterlo esprimere attraverso progetti e opere. Pensare a una cosa, progettarla, imparare a farla e realizzarla porta a essere ottimisti e a credere nel futuro. “Io progetto una cosa che nel tempo realizzerò” fa guardare avanti con fiducia.

Da qui è nato Mestieri in corso, nome descrittivo con brio.
Mestieri in corso parte dall’espressione “lavori in corso”: di questa, mantiene il concetto di fare, di elaborazione e processo, di esperienza, di qualcosa che si trasforma e che implica lavoro e impegno.
La parola mestieri centra meglio del generico lavoro l’oggetto del fare in questione e circoscrive l’ambito. In corso troviamo il concetto dello svolgimento di qualcosa, un presente che è iniziato nel passato e che si proietta nel futuro. In più, richiama anche i corsi che vengono organizzati, l’esperienza formativa, è come se dicessimo “impara i mestieri attraverso i corsi, questi sono corsi di mestieri.”
Per il suo carattere descrittivo è un nome che rende il passaggio tra il vecchio e il nuovo più morbido ma senza essere banale grazie al doppio significato di “in corso”.

Nel processo di rebranding della mia attività la scelta del nome è stato il primo passo e per me il più difficile. Erano anni che pensavo a un nome nuovo ma senza risultato e mi sono rivolto a Chiara. Lei mi ha preso per mano e accompagnato in questo viaggio.

Chiara ti fa domande, ti ascolta e mentre ti ascolta senti che sta già creando. Come un artigiano esperto lei lavora con le parole che diventano nomi. Senti che le conosce e che non hanno segreti per lei. Chiara dà un nome nuovo alle cose.

Il mio nome nuovo è bellissimo e rappresenta in pieno da dove sono partito e dove voglio arrivare con il mio lavoro. Il viaggio riprende più leggero. Grazie Chiara per il tuo sapiente lavoro.

Carlo Ferrari, Mestieri in corso

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