Francesco ama il legno, il legno ama Francesco e io amo tutti e due.
Francesco dà nuova vita a vecchi pezzi di legno e li fa diventare opere d’arte.
Adora la montagna, il mare, le barche a vela. La natura è più natura per lui.
Quando lo ho conosciuto mi sono subito accorta che passava molto tempo fra le nuvole: un idealista, un curioso della vita, un artigiano 2.0, una testa piena di progetti fantastici che sapeva atterrare al momento opportuno e realizzare proprio quello che aveva pensato.
Francesco ricicla vecchi pezzi di legno per creare quadri decorativi fatti a mano.
Il legno ha una trama unica e affascinante e Francesco sfrutta le caratteristiche naturali per creare un design originale, talvolta ispirato a motivi tessili di antichi popoli (ci ha parlato lungamente della sua passione per i Navajo), con influenze art déco.
È attento ai dettagli, si lascia trasportare dal legno dandogli la possibilità di manifestarsi per come è, ricercando in tutte le sue opere la perfetta imperfezione. Una filosofia che ho sentito suonare all’unisono con BalenaLab e il mio “laboratorio di parole quasi palindromo” dove è proprio il non banale e l’estremamente sincero a rendere ricco e unico un headline o un testo. Non so dire bene quand’è che mi sono innamorata di lui, della sua filosofia, di quello che fa e della sua determinazione, ma è successo e te lo sto raccontando.
Di cosa aveva bisogno Francesco?
Francesco mi ha cercata perché aveva bisogno di trovare il nome per la sua attività e le parole per raccontarsi online sul suo sito web in piena aderenza con quello che sentiva.
Naming
Nel Marino, il questionario personalizzato che sottopongo ai clienti, Francesco mi aveva chiesto che il suo nome comunicasse “personalità e stile; dev’essere riconoscibile, memorizzabile e ispirare curiosità, avere un significato anche non percepibile immediatamente. Deve comunicare il lavoro artigianale e di riciclo che c’è dietro ogni prodotto realizzato e i valori a cui si si ispira. Immagino un nome che sia esso stesso arte, che si distingua e trasmetta la qualità dei prodotti che va a rappresentare.”
Ho presentato 5 proposte con relativo rational e dominio libero, quella che Francesco ha scelto è stata Des Palettos.
“Des” sta per design. Palettos sta per… palettos! Un modo scherzoso per indicare il legno in una delle sue forme più tipiche. Il suffisso -os suona spagnoleggiante a rifare il verso a quel “des” che potrebbe sembrare un articolo. È un nome ricco di gioia e di positività, due sentimenti che appartengono a coloro che seguono la filosofia del riciclo creativo. Forte è la componente di design, di arte, di idee anteposte al legno. Ogni pezzo è unico, ogni oggetto di Des Palettos ha una nuova immagine, una personalità, un carattere che dipendono dalla forma originaria ma anche dalle mani capaci di chi prima l’ha amato e poi l’ha plasmato per farne arte.
Questo nome è coerente rispetto:
- al marketing rispecchia il posizionamento del brand e la sua filosofia
- alla linguistica, rispetta le caratteristiche di pronunciabilità, memorabilità e anche esportabilità in altri paesi e lingue qualora Francesco decidesse di vendere anche all’estero
- alla proprietà intellettuale del marchio
Testi sito web
Dopo il nome è stato il momento dei testi: ho chiesto a Francesco di compilare un altro Marino che conteneva domande concentrate sulla sua filosofia, sui prodotti e sul tono di voce.
Ho utilizzato per lui e per il suo laboratorio uno stile informale, fatto di mani e praticità: niente parole vuote o generali, ma particolari e piene di dettagli proprio come i suoi Palettos, senza però farmi mancare parole evocative che rendono alcuni passaggi emozionali. es. l’anima del legno, o la metafora della melodia per indicare il legno.
Il tono di voce è quindi chiaro, diretto e confidenziale: sembra una chiacchierata, come se fossi lì nel suo laboratorio a guardarlo lavorare mentre tra trucioli e assi di legno ti racconta di quando da bambino costruiva case sull’albero.
Condivido i valori, lavoro meglio
Sono sempre più attenta a lavorare con realtà con cui condivido dei valori.
Francesco mi ha subito fatto capire che per lui era prioritario comunicare l’idea alla base della sua attività e che era più forte della sua creatività e della sua predisposizione: ridurre l’impatto ambientale contribuendo a trasformare qualcosa di apparentemente finito in qualcosa di bello e ancora utile.
Prima di iniziare a lavorare con qualcuno, mi do il tempo di capire se posso essere io la persona giusta e loro i miei clienti belli.
Ti piacerebbe avere un nome tutto tuo, che non sia la copia di nient’altro e che faccia venire fuori l’essenza del tuo business? Vuoi raccontarti con dei testi studiati su di te e sulla tua comunicazione? Compila il form qui sotto, ti aiuto io 🙂