La prima cosa che faccio quando inizio a lavorare a un progetto è preparare il questionario personalizzato. Tiene conto infatti del cliente, della sua attività e del lavoro che devo fare: i testi per il sito web, il naming e il payoff, il testo dello spot radio, dell’annuncio social e così via.
Il questionario si chiama Marino, te ne avevo già parlato.
Marino il questionario oggi
Marino nel corso del tempo si è evoluto e si evolve tuttora, progetto dopo progetto, perché affino le domande in base alle risposte che ricevo e in base alle nuove informazioni che mano a mano che passa il tempo mi rendo conto mi servono.
Chi ha lavorato con me sa quanto è importante Marino e sa che non è proprio una passeggiata passare del tempo con lui. Marino obbliga a guardarsi dentro con i riflettori accesi, a esplorare il proprio business fuori e dentro, a guardarsi attorno con un occhi nuovi. Alcune domande potrebbero sembrare simili tra loro ma formulate in maniera diversa mi aiutano a far venire fuori sfumature diverse. A Marino si risponde per iscritto: ti costringe a prenderti del tempo per il tuo brand.
Marino indaga su diversi argomenti: di solito contiene 10 pagine di domande ma può anche arrivare a 30 o 50 pagine per i progetti più complessi e più articolati. Si tratta spesso di domande libere ma anche di domande per cui bisogna scegliere fra risposte già preparate.
Perché un questionario per iscritto?
Perché ti dà tempo di riflettere, di soppesare le parole più che in una conversazione o in un’intervista che ti obbliga a risposte immediate spesso senza il tempo sufficiente per riflettere.
I macro-argomenti che tocca, ad esempio per la scrittura di testi per un sito web, sono il background (personale, professionale, la storia del brand), il concept (mission, vision), il “perché”, l’analisi dei profili social aperti, i prodotti o i servizi, il mercato di riferimento, i competitor, la personalità di brand, gli obiettivi, le domande specifiche sul progetto.
Le risposte che ricevo e che mi mettono più in difficoltà sono spesso queste: io non ho competitor (non è mai vero), oppure mi distinguo per la qualità (qualità è un concetto diverso per ogni settore e attività e ha bisogno di essere argomentato con elementi pratici che fanno quella qualità). Essere giovani dinamici con servizi di qualità unici, senza competitor significa non avere ancora piena consapevolezza del proprio business. Ma Marino aiuta anche a far questo: serve a scegliere una strada.
Alcune volte Marino viene compilato in una settimana, a volte ci sono voluti mesi, proprio perché infila il dito in aspetti a cui non avevi mai pensato.
Cosa succede dopo Marino?
Una volta consegnato Marino, lo analizzo e comincio a lavorare.
Mi permette di conoscere l’essenza del cliente e del suo brand, le caratteristiche, i valori, i servizi, la sua storia, il suo modo di porsi, la possibilità di inserire servizi a cui non aveva pensato, mi permette di ridisegnare i contenuti giusti e il tono di voce efficace per veicolarli.
A volte succede che accettato il preventivo mi chiedano subito Marino. Ecco, no, serve del tempo per preparare il questionario giusto per il cliente, giusto per il progetto, giusto per il settore e i servizi che lo riguardano, perché è esso stesso parte fondamentale del lavoro.