Butter Days

Faceva molto caldo quando ho ricevuto la mail di Lisa. Mi chiedeva di aiutarla a dare un nome a un sogno e lei di sogni se ne intendeva, visto che aveva già un blog che si chiamava “Sognando cupcake” in cui raccontava di lei, della sua passione per cookies e cupcakes, in cui dava consigli per farli più belli più buoni più personali con gusti e forme per ogni occasione. In quel momento era in Irlanda, a Dublino, ma aveva in programma di tornare in Italia, in provincia di Treviso, in un piccolo paese di nome Montebelluna, perché la vita è così, ci porta di qua e di là ma poi per quanto pensiamo con la testa è il cuore che ha le gambe.

Il sogno di Lisa

Lisa voleva aprire un cupcake shop. A Montebelluna. Avevo davanti una ragazza molto coraggiosa che stava rimettendo in discussione tutto per inseguire un’idea che profumava di cupcake. Ai primi scambi di mail, quelli dove il cliente si presenta e racconta il suo progetto e io faccio altrettanto specificando come lavoro e facendo una quotazione del lavoro, è seguita una call su Skype: è stato lì che mi ha conquistata, Lisa era stata capace di passarmi tutta la difficoltà, la fatica, la passione, la spinta positiva, la speranza pratica (non di quelle speranze che si siedono ad aspettare) che quella sua impresa comportava. Ero letteralmente entusiasta.

Foto di Elena Valli

Il naming per il cupcake shop

Dall’analisi ho tirato fuori tre temi chiave per lei.

  • Il sentirsi a casa: l’intimità e la familiarità che voleva si respirasse nel suo shop, un posto in cui rimanere, giusto per una pausa tra amiche, per la merenda dei bimbi o per una tregua dal lavoro.
  • La positività e l’allegria che ogni elemento avrebbe trasmesso, dal colore dei cupcake al sorriso all’entrata, dalle linee dei mobili al grembiule che avrebbe indossato.
  • Il legame con la musica: Bruce Springsteen è il suo idolo, è la colonna sonora della sua vita e dei suoi momenti più speciali.

È stato proprio il caro vecchio Bruce che mi ha ispirata per il nome che ha scelto Lisa: Butter Days. Butter Days infatti è una dolce storpiatura di Better Days, canzone di Springsteen.
Dentro questo nome ci sono diversi elementi che parlano della storia di Lisa, dei suoi valori e dell’emozione che vuole suscitare.

Giorni migliori

Tutta la sua determinazione ha portato Lisa a realizzare il suo sogno. Non ha mollato, ce l’ha fatta perché ci ha creduto davvero, ha creduto in giorni migliori. Qui dentro ci sono i suoi sogni, le sue speranze, il suo talento, la sua caparbietà.

Il burro

Un trait d’union che collega tradizione e innovazione, l’America all’Italia. I cupcake sono di origine americana ma Lisa è tornata in Italia con l’intento di integrare gli elementi tipici del cupcake con la cultura italiana. Il burro è alla base dei cupcake, è un ingrediente morbido che ben rappresenta la dolcezza e la delicatezza da cui nasce lo spirito di Lisa e della sua attività.

La familiarità

Butter Days è un invito a passare insieme la quotidianità, a condividere piccole dolcezze durante la giornata. Dalla mattina alla sera è sempre un buon momento.

Regalare felicità

I momenti diventano migliori per tutti quelli che passano di lì, che si fermino o che prendano qualcosa al volo non importa, la giornata sarà irrimediabilmente cambiata in meglio.

La fiducia nel naming: iniziare dal nome e non dal forno

Una delle cose più sorprendenti di questo progetto è stata la fiducia che mi ha accordato Lisa. Ha deciso di investire nel naming come una vera professionista, ha riconosciuto il valore del nome giusto e la differenza che può fare. Poi con il nome in tasca ha lanciato un crowdfunding per cercare sostegno e poter comprare mobili accoglienti, forni, frigoriferi e tutta l’attrezzatura professionale, per essere in regola con permessi e licenze.
Il crowdfunding è andato alla grande; Lisa è stata capace di coinvolgere le persone che seguivano il suo blog e convincerle ad aiutarla nella realizzazione del suo progetto. Per ogni finanziamento ricevuto (anche 5 euro) aveva pensato a una ricompensa: una cartolina con una ricetta, dei pirottini professionali di carta, biscotti con le gocce di cioccolato, biscotti di pasta frolla con decorazione personalizzata, addirittura lezioni private su Skype. Questa si chiama determinazione e io sono veramente orgogliosa di lavorare per persone così in gamba.

Su una delle pareti di Butter Days si leggono queste parole di Follow that dream di Bruce Springsteen:

“If a distant dream is calling you
Then there’s just one thing you can do
Follow that dream wherever it may lead”


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