Ci sono nomi che chiamano, spingono la porta per farti entrare. MESA de HOY (o HOY MESA) è stato uno di questi.

Continuo la mia esplorazione dei nomi dei locali che frequento qui a Parigi e questa volta ho deciso di farlo di un ristorante che amo e in cui vado di tanto in tanto per pranzi o cene senza fretta, in un luogo che promette quello di cui spesso ho bisogno: essenzialità, cura, stravaganza nel piatto.

Arriviamo a HOY, nel cuore del 9° arrondissement di Parigi. È prima di tutto un hotel a cui si affianca il ristorante/bar che appunto, prende il nome di MESA. Atmosfera raccolta, un posto che si presta ai pensieri lunghi e alle conversazioni morbide, che non forza nulla e lascia spazio a tutto.

Un ambiente che respira

Qui dentro c’è un ordine naturale nelle cose, niente di eccessivo, niente di superfluo. All’ingresso, un piccolo fiorista: puoi comprare fiori prima o dopo aver mangiato. È un modo per dire che qui si coltivano cose vive, che il cibo non è solo cibo, ma parte di un ecosistema più grande.

All’interno, un gioco di chiari scuri. Una grande vetrata a soffitto lascia entrare il giorno, mentre la sera tutto diventa più intimo. Un locale che sembra dialogare con il tempo, che cambia insieme alla luce e alle persone che lo vivono.

Il concept: nutrire il presente

MESA è il ristorante vegetale dell’hotel HOY. È un progetto che intreccia cucina, benessere e consapevolezza.

I piatti sono vegetali: fermentazioni, stagionalità, spezie che viaggiano lontano e ingredienti che sanno stare bene insieme. Un’idea di cibo che non esclude, ma integra. HOY MESA è anche una scuola di yoga, uno spazio per la cura del corpo e della mente. Qui si viene per mangiare, fermarsi, riconnettersi con il presente.

Il nome: la forma e la pronuncia

Hoy (oggi) e Mesa (tavola) due parole nette, senza fronzoli che arrivano dal linguaggio quotidiano spagnolo. Un omaggio alle origini latino americane dei proprietari che hanno scelto due parole cortissime e di una semplicità disarmante.

L’anima di HOY è internazionale. La cucina segue lo stesso principio: non appartiene a una sola tradizione, ma attinge a ingredienti e tecniche da tutto il mondo, mescolando fermentazioni, spezie e stagionalità.

“Mesa” non ci lascia solo il concetto di tavola su cui si mangia, ma anche tutto quello che gli colleghiamo: l’idea di convivialità, di condivisione, di un posto a cui sedersi senza fretta. In spagnolo, mesa ha un suono morbido, accogliente. Unisce la concretezza del cibo al valore del gesto di mangiare insieme.

Scegliere lo spagnolo è anche una dichiarazione di stile: in una città come Parigi, dove il francese è dominante e l’inglese è la lingua della ristorazione contemporanea, optare per lo spagnolo crea un effetto di distinzione sottile ma efficace. È un ponte tra culture, un modo per essere cosmopoliti senza essere impersonali, per far sentire un’autenticità lontana.

Il nome MESA DE HOY è un piccolo manifesto, due parole che suonano come un invito: siediti, oggi, a questa tavola. Il resto può aspettare. Mesa, se non ne conoscessimo il suo significato potrebbe sembrare quasi un imperativo: vivi oggi, siediti a tavola oggi, esisti nel presente. Mesa, la tavola. Un punto d’appoggio concreto, ma anche il cuore della convivialità.

La pronuncia è semplice, diretta. Si dice com’è scritto, senza esitazioni.

Forma e ritmo

Il nome MESA è breve, equilibrato e foneticamente armonioso. È un bisillabo (ME-SA) con una sequenza consonante-vocale che favorisce una pronuncia naturale e scorrevole.

La sillaba tonica cade su ME, conferendo una sensazione di apertura e accoglienza, mentre la chiusura su -SA è dolce e stabile.

  • La /m/ è una consonante nasale bilabiale sonora: questo tipo di suono è associato a parole morbide, rotonde, materne (mamma, miele, morbido). Evoca accoglienza, calore, una sensazione quasi tattile di morbidezza e rotondità.
  • La /e/ è una vocale medio-anteriore, chiara e luminosa: a livello fonosimbolico, è spesso associata ad apertura, equilibrio e leggerezza. Si trova in parole legate all’idea di spaziosità e armonia (vento, bene, respiro).
  • La /s/ è una consonante fricativa sorda, che crea una vibrazione leggera e continua. È un suono che trasmette fluidità, dinamismo e morbidezza, ma anche un certo senso di ordine e pulizia sonora. Si ritrova spesso in parole che evocano leggerezza ed eleganza (sabbia, soave, seta).
  • La /a/ è una vocale aperta e posteriore, la più ampia nella cavità orale, è per questo associata a spaziosità, energia e accoglienza. È il suono dell’espansione, della stabilità e della presenza (casa, calore, madre).

I significati quindi che possiamo legare al nome grazie al suo aspetto fonosimbolico, sono:

  • accoglienza e convivialità
  • equilibrio e armonia
  • morbidezza e fluidità

MESA ha un ritmo fluido e rotondo. È facile da pronunciare in più lingue e il suo suono rimanda a qualcosa di familiare, aperto e armonico.

Il posizionamento e il marketing

MESA si inserisce nel segmento della ristorazione consapevole e plant-based di qualità.

Il pubblico è fatto di giovani e adulti eco-consapevoli, che se non praticano yoga, sono vicini al mondo del benessere, curano corpo e mente. Un pubblico attento all’estetica, cosmopolita, giovane (il 9 arrondissement di Parigi è frequentato per lo più da persone tra i 25 e i 40 anni), perfetto per chi lavora nella moda, nella creatività, nei media, per chi ama scoprire posti nuovi da condividere con amici e colleghi, per chi, in questa occasione non vuole avere fretta. Sceglie Mesa perché vuole un’esperienza, non solo un posto dove mangiare.

A livello legale

Un nome come MESA DE HOY ha il vantaggio di essere semplice e universale, ma corre anche il rischio di risultare generico per la registrazione del marchio.

“Hoy” è una parola di uso comune in spagnolo, così come “mesa”. Per questo motivo, a livello legale, la protezione del nome può richiedere qualche accortezza. L’abbinamento delle due parole potrebbe ridurre il rischio di contestazioni.