Nell’ultimo anno mi è capitato di parlare in pubblico: soprattutto corsi, di 4, 6, 8 ore in cui la sfida è tenere tutti felicemente attenti e far uscire il meglio di ognuno di loro. Infatti parlare in pubblico non è solo parlare è avere qualcosa a cui tieni davvero più grande di te che prende il sopravvento e che unisce.
Il pensiero più invadente prima di parlare in pubblico per la prima volta era di non avere niente di prezioso da condividere. Quando lavoravo in radio era diverso: le notizie le decidevamo con la redazione, riguardavano sempre altro da me, cronaca, musica, cinema.
La scrittura invece mi coinvolge, la mia vita da freelance mi coinvolge. Ci ho messo 3 anni e mezzo per capire che anche io avevo il mio punto di vista, che potevo raccontarlo e che qualcuno sarebbe stato interessato ad ascoltarlo. Dopo aver preso posizione nel mio campo, dopo essermi formata un pensiero personale rispetto al mio lavoro, ho trovato il cuore della mia idea e ho iniziato a condividerla.
Se sei un freelance capiterà anche a te di parlare in pubblico prima o poi, e te lo auguro, meglio prima che puoi. Ecco 8 motivi per cui dovresti farlo.
Impari insegnando
Il modo migliore per imparare è insegnare. Quando mi preparo per un corso metto in fila i pensieri, li organizzo e mi sembrano ancora più belli, razionalizzo quello che mi viene spontaneo fare tutti i giorni, do un nome e un ordine alla mia conoscenza. Metto tutto insieme e lo regalo a qualcun altro: c’è così tanto da imparare e insegnare è uno dei modi migliori per farlo.
È molto più facile dopo la prima volta
Proprio come baciare, guidare, cucinare, parlare in pubblico diventa più facile dopo la prima volta. Se ti innervosisce parlare in pubblico pensa che più lo fai e meno sarai nervoso o scoprirai cosa ti fa più paura perché l’hai già fatto e sai come puoi aiutarti. In genere ci capita di essere agitati perché ci concentriamo su di noi e non su quello che vogliamo trasmettere agli altri: quando riesci a mettere al primo posto la tua idea perché possa arrivare alle persone in sala allora metà dello sforzo è fatto. L’altra metà riguarda il coinvolgerli. Se sei sincero con loro, loro lo capiranno e ti seguiranno anche all’inferno con la crema solare.
Ti fa incontrare persone conosciute e sconosciute, spesso straordinarie
Essere freelance spesso mi porta a chiudermi in casa e lavorare forsennatamente davanti a un computer. La solitudine è la mia compagna più dolce, so gestirla, con la solitudine mi trovo a mio agio, nel silenzio riesco a creare, a registrare la mia voce, a scrivere, nella concentrazione trovo una parte di me che mi piace. Quando parlo in pubblico incontro persone, spesso persone fantastiche che mi seguono, che amano quello che scrivo, che hanno voglia di farmi domande perché hanno un problema in cui posso aiutarli o che semplicemente vogliono dirmi “Ciao, io sono Beatrice di Instagram e ti seguo da un po’.” Sono persone spesso all’inizio della loro carriera che hanno bisogno di essere rassicurate da chi è avanti di qualche anno nell’attività. Altri sono colleghi o amici del settore che hanno molta più esperienza di me e godono di tutta la mia stima. (Chi si somiglia si piglia si dice no? È lo stesso motivo per cui non siamo amici di tutti ma solo di quelli con cui condividiamo valori e sentimenti). Parlare in pubblico è un ottimo modo per costruire la tua reputazione e connetterti a persone interessanti e interessate al tuo lavoro o al tuo punto di vista sulla tua materia.
Riguarda la condivisione di quello che hai imparato
La mia conoscenza come la tua è in continua evoluzione ed è un bene che sia così: che si cambi nel tempo, che si aggiungano informazioni e dati, che i fallimenti e i successi contribuiscano ad arricchire il nostro pensiero. Quando crei un metodo tuo, fai un’esperienza di lavoro su qualcosa o trovi un’idea attorno alla quale impostare la tua visione è stimolante farla vivere anche fuori di te e vedere cosa succede quando incontra qualcun altro. Parlare in pubblico è una grande opportunità per condividere con gli altri quello che hai imparato e fatto tuo.
Ti obbliga a comunicare meglio
Dalle facce che si distraggono in alcuni punti della lezione, dalle domande di qualcuno, dalle intuizioni di qualcun altro capisco molto sia sul contenuto che sto trasmettendo sia sulla forma che sto usando.
Sapere come si fa non è uguale a insegnare come si fa: ci possono essere professionisti bravissimi nel loro lavoro ma incapaci di trasmettere la propria conoscenza. Parlare in pubblico ti costringe a trovare forme che funzionino, a dirlo meglio, a dirlo a tutti. Che tu abbia di fronte principianti o esperti, la difficoltà maggiore è portare sempre tutti con te: farti capire dagli uni e dare un punto di vista originale agli altri. Essere semplici è un’abilità inestimabile.
È l’opportunità per diventare un ascoltatore migliore
Quando ti fanno una domanda puoi fare due cose: concentrarti sulla domanda o pensare a cosa risponderai. Ascoltare è il modo migliore per parlare davvero a qualcuno, per rispondere. Non solo. Se ti danno dei feedback, fanne tesoro: soprattutto quelli negativi ti danno la possibilità di diventare un oratore e un divulgatore migliore. Alla fine dell’ultimo corso che ho fatto proprio la scorsa settimana ho preso da parte William che aveva assistito per la prima volta a una mia giornata di formazione (posso contare sempre sulla sua sincerità che rasenta la spietatezza) e gli ho detto: “Ok, fuori le critiche”.
Costruisci la fiducia in ciò che sai
Più parlo di scrittura, più prendo consapevolezza di quello che faccio in modo automatico. Un altro pensiero ricorrente che mi turbava era: “e se mi fanno una domanda a cui non so rispondere?” Rispondo “non lo so”, perché parlare non è come essere al computer, non hai tempo di cercare la risposta o di sederti per qualche ora con un gattino sulle ginocchia cercando una soluzione. Ma nella maggior parte dei casi capita che ci pensi e ne esci con una spiegazione che funziona e che non avevi formalizzato prima. All’improvviso scopri di sapere molto di più di quello che credevi di sapere. Momenti come questo contribuiscono a rafforzare la tua fiducia sulla conoscenza del tuo argomento.
Aiuti le persone a risolvere i problemi e loro aiutano te
Sia durante che dopo i tuoi discorsi, molto probabilmente i tuoi ascoltatori ti faranno domande sui problemi che stanno avendo con l’argomento di cui stai parlando. Avrai la soddisfazione di essere stato d’aiuto a qualcuno. Succederà anche il contrario: che qualcuno ascoltandoti ti dirà qualcosa di illuminante, da cui potrai imparare, che ti farà vedere qualcosa che prima non avevi notato e che potrai tenere con te per risolvere il prossimo problema o aggiungere ai tuoi discorsi condividendolo con altri alla prossima occasione.
Non importa quante persone frequentano il tuo corso o ascoltano il tuo discorso: ci sarà sempre qualcuno nella stanza che può imparare qualcosa da te. Che si tratti dell’argomento di cui parli, della capacità di usare la tua voce o di fare delle slide che spaccano, del carisma che sprigioni, qualcuno andrà sempre via con qualcosa di nuovo. E questo è probabilmente lo stimolo più gratificante di tutta la faccenda.
Foto: Matteo Rinaldi