Quando rispondo che sono una copywriter freelance alla domanda “Che lavoro fai?” la prima reazione (se sanno già cos’è un copywriter) è “Freelance … che bello, puoi fare quello che vuoi quando vuoi dove vuoi!”
Dopo aver fatto un incredibile sorriso con tutti i denti che ho, cerco di far capire al mio interlocutore che non è proprio così, che non lavoriamo tutti in pigiama con la barba di una settimana per svegliarci alle 11 con ore e ore di tempo libero. Non voglio tediarlo con tutti quei brutti discorsi su quanto i liberi professionisti non siano tutelati dallo Stato, su tutte quelle tasse da pagare, sulla non malattia, sul non infortunio, sul non. No, niente di tutto questo. Voglio raccontargli che ci sono freelance e freelance felici, perché è questo il punto.
Freelance e freelance felici
Sono stata dipendente anche io e so cosa vuol dire arrivare alle 12 di venerdì e sentire aria di week-end. Quando sei freelance non esiste né sabato né domenica. Settimana dopo settimana ti rendi conto di quanto ogni giorno sia uguale all’altro, puoi decidere di lavorare o no, di preoccuparti o no, dipende esclusivamente da te. Da dipendente lavori 8 ore al giorno, torni a casa e pensi ad altro, alla musica, alla danza, al fidanzato, al cinema, al blog.
Da quando sei freelance ogni momento è buono per lavorare, la mattina presto, in pausa pranzo con la ciotola di insalatona dietro il portatile (dovrebbero fare aspira briciole per tastiere), la sera fino a notte fonda (per la gioia dei tuoi occhi che non sono pagati per il turno di notte). Tutto si confonde e se non hai uno spazio fisico per lavorare e uno per “vivere” è ancora più complicato. Ti accorgi che qualcosa non va quando ti senti in colpa se c’è il sole ed esci a fare una passeggiata o se vai a fare la spesa prima delle 19. Questo è un freelance.
Vita da freelance: impara a organizzarti
È tutta questione di tempo: la differenza tra ordine e caos è dentro di te.
Immagina la vita da dipendente come uno studente di liceo e la vita da freelance come uno studente universitario: nel primo caso sono i professori a dire allo studente cosa deve studiare, quando c’è l’interrogazione o il compito in classe o che questi sono i compiti per casa; all’università decide lo studente cosa studiare e quando programmare gli esami, è lui che razionalizza le sue risorse e organizza il suo tempo. Maggiore responsabilità equivale a maggiore autonomia. Fuori dalla metafora, un freelance felice è colui che riesce a governare il proprio tempo e non ne diventa schiavo, che ha le redini e decide non che si lascia trasportare dagli eventi, dai clienti, dall’indolenza, dalla mancanza di programmazione.
E come si fa a organizzare il proprio tempo da freelance senza farsi prendere da ansia e stress?
1. Programma le attività: pianifica, organizza, schematizza. Scrivi sempre quello che devi fare durante la giornata, una bella TO DO LIST e passa la paura: ogni volta che terminerai una delle azioni indicate nella lista farai una spunta con una riga sopra la voce corrispondente. Fa bene all’umore sapere di essere un passo più vicino alla meta. Pianifica scadenze e consegne così avrai ben chiare le priorità ed eviterai di perderti.
2. Elimina le distrazioni: il telefono squilla, arriva la mail e rispondi, su Facebook Silvia ha messo questo video: “che carino!!! Mi piace!”. È più dura ricominciare a fare una cosa che hai interrotto iniziandone altre 10 da portare avanti insieme, sprechi energie e fai più fatica. Quando devi concentrarti chiudi i Social Network e il programma per ricevere le mail, metti il telefono in modalità “silenzioso” e il tuo contatto di Skype su “Occupato”.
3. Frammenta il lavoro in piccoli obiettivi: spesso pensi di non farcela perché guardi le mille cose da fare tutte insieme. Raggiungi un piccolo obiettivo alla volta e vedrai che anche i giganti crolleranno! Il tuo tempo è prezioso, ogni tuo singolo minuto lo è. Per apprezzare il valore di una giornata di lavoro aiutati con la tecnica del pomodoro: avresti mai pensato che 25 minuti potessero essere così produttivi?!
4. Fai una pausa: se le cose non funzionano, se il lampo di genio non arriva, se non riesci a concentrarti, stacca la spina, fatti un giro, balla, telefona alla tua migliore amica, fai merenda ma non rimanere bloccato davanti al foglio bianco. Quando riprenderai con la testa più leggera affronterai meglio la tua prova quotidiana.
5. Ritrova la gioia: essere freelance è bello perché sei free! La libertà è alla base della tua creatività, è quella che ti permette di esprimere le tue caratteristiche uniche, le stesse per cui i tuoi clienti ti sceglieranno. Spesso impieghiamo il doppio delle energie perché facciamo quello che ci piace e che ci viene meglio. Lavora su te stesso, affronta le tue difficoltà e vedrai che poi sarà più facile lavorare per gli altri.